mercoledì 29 settembre 2010

Perché diventare vegetariani:............... .....e perché no?

Perché all'età di 41 anni compiuti ho deciso di diventare vegetariana?




Tutti me lo hanno chiesto, amici e parenti.

Diciamo che negli ultimi anni sono ritornata alla mia vecchia passione, sì è risvegliato in me l'amore per il massaggio, per le energie, per la spiritualità, ma la svolta decisiva è dovuta al cambiamento improvviso che ho avuto da "tutto dedicato al lavoro" a "finalmente libera di pensare a me stessa" da quando sono a casa in cassa integrazione. Visto che "non tutti i mali vengono per nuocere" ho sfruttato questa opportunità per imparare a fare più attenzione all'aspetto naturale della vita.

I motivi principali della mia scelta sono: lavorare con una energia più pulita perché non inquinata dall'essere responsabile della morte o della sofferenza di un animale; ingerire alimenti più sani e con meno grassi; essere un anello di una futura catena di uomini che avranno più rispetto per i nostri fratelli animali.

Potreste farmi mille obiezioni su queste mie motivazioni, le più comuni sono: noi siamo onnivori/carnivori e come tali mangiamo anche gli animali; abbiamo bisogno di mangiare carne per vivere, non puoi vivere di sole verdure; cosa c'entra l'alimentazione con le energie;  finirai per indebolire il tuo corpo....ecc....ecc....

Vediamo un po' di motivare le mie scelte e spiegare le mie affermazioni.

E' vero, noi siamo onnivori, ci nutriamo di frutta, di verdura, di carne e di pesce fin dai tempi della preistoria, ma proviamo a considerare il fatto che allora la lotta tra uomo e animale era una lotta alla pari, che si cacciava esclusivamente la quantità di cibo che serviva per sfamarsi e le pelli venivano utilizzate per coprirsi, che allora si viveva riscaldandosi ad un falò e si stava all'aperto tutto il giorno con poche pelli addosso e si aveva bisogno di una grande energia in corpo, prodotta principalmente dalle proteine animali, per poter sopravvivere al freddo e al duro lavoro di raccolta e di caccia.
Andando avanti nel tempo si è iniziato ad allevare gli animali, si utilizzavano i loro prodotti (latte e uova) e raramente si uccideva un animale per avere la possibilità di mangiare carne qualche volta l'anno. Adesso invece ammazziamo e macelliamo molta più carne di quella che necessita per il nostro fabbisogno, per mantenerla nel tempo la riempiamo di conservanti, dobbiamo produrre in continuazione carne nel più breve tempo possibile e quindi somministriamo agli animali dei mangimi ricchi di sostanze per farli crescere più in fretta e più grossi così guadagniamo più soldi, senza contare che per fare questo rinchiudiamo questi poveri animali in gabbie o stalle di misere dimensioni costretti a fare una vita indecente fino alla loro inevitabile morte e non pensiamo nemmeno che tutti questi additivi (conservanti e ormoni della crescita) li ingeriamo anche noi mangiando la carne di questi animali.
E con quale conseguenza per il nostro corpo?
Basta ricordare "il morbo della mucca pazza".

Pensate che un eccesso di consumo di proteine animali, che sono meno digeribili delle proteine vegetali, è dannoso nelle malattie del fegato, dei reni, alza il colesterolo, può dare problemi nelle patologie del sistema cardiovascolare. Sembra inoltre che alcune sostanze contenute nella carne stimolino il nervosismo, l'irrequietezza ed anche la violenza. Alcuni studi hanno messo in evidenza che i popoli carnivori siano più aggressivi ad altri popoli consumatori di vegetali che risultano più calmi e pacifici.

Per darvi un esempio di come siano false alcune affermazioni che dicono che abbiamo bisogno di carne per vivere, riporto una tabella presa dal libro "Salute e Armonia" di Francesco Borrelli:

"Nella tabella seguente viene riportato il valore biologico delle varie proteine di origine animale e vegetale. Per valore biologico si intende: la digeribilità della proteina; la combinazione di vari aminoacidi presenti in una proteina.
A tale scopo la Società Internazionale di Ricerca della Nutrizione dichiara:
"La teoria classica della nutrizione che afferma che le proteine animali sono superiori alle proteine vegetali non può essere accettata. Oggi sappiamo che il valore di una proteina dipende dalla quantità dei suoi aminoacidi e non dalla sua origine (...) le proteine vegetali contengono tutti gli aminoacidi essenziali."
Ancora più convincente è la dichiarazione che l'OMS, la FAO e l'UNESCO hanno concordemente pubblicato con l'intento di denunciare gli errori o i pregiudizi alimentari invalsi presso vari popoli riguardo all'alimentazione:
"E' falso che le diete vegetariane indeboliscono il fisico e non favoriscono la crescita. Un'alimentazione vegetariana ben equilibrata, può sviluppare i muscoli, produrre energia e forza più di una alimentaizne a base di prodotti animali. E' sufficiente che i cibi vegetali vengano consumati in quantità appropriata." "

Inoltre io lavoro con le energie e da buon canale energetico devo cercare di rimanere sempre pulito e limpido per poter trasmettere una energia che non venga sporcata dalle scorie passando attraverso di me. L'esempio più chiaro è quello della canna dell'acqua, se voi innaffiate il vostro orto con dell'acqua che passa attraverso una canna sporca e contaminata, come pensate che staranno i vostri ortaggi assorbendo quell'acqua?
Il non mangiare carne, in questo senso, non sta a significare che non contamino la mia energia con una energia animale, anzi la loro energia è forse più pulita della nostra che la contaminiamo con i nostri pensieri, ma perché in questo modo evito di essere responsabile della uccisione di un qualsiasi essere vivente.


In ultimo, anche se dovrei metterlo per primo, spero in un mondo di uomini che "Amino" i propri fratelli, sia umani che animali.
Io nel mio piccolo cerco di fare attenzione a quello che acquisto, scegliendo prodotti biologici e che non siano stati testati su animali.

L'Amore è ciò che regge in piedi il mondo, è ciò che mantiene tutto in armonia, è ciò che ci fa stare bene con noi stessi e con gli altri.

Shanti



domenica 26 settembre 2010

...perchè ho scelto di fare Reiki

Ho sempre amato le discipline olistiche e orientali... forse in un certo senso anche mia mamma ne è sempre stata attratta e mi ha un po' orientata verso questo mondo, anche senza volerlo.


Ricordo che all'età di 13/14 anni andai con mia madre da una estetista che lei frequentava e mi fece riflessologia plantare. Da questa manipolazione ai piedi mi disse di andare a farmi vedere perchè percepiva qualcosa nell'ovaia destra.... beh, feci una ecografia e trovarono una ciste che poi ho curato.
Questa estetista si chiama Nanda Ubaldini ed è la presidentessa de "IlCentro" di Busto Arsizio  http://www.ilcentroolistico.com/. Nel 1983 Nanda organizzava corsi di Psicodinamica e mia madre aveva fatto il corso e le era piaciuto così tanto che decise di regalare anche a me la possibilità di farlo. Allora avevo 14 anni.
La Psicodinamica ti insegna a cambiare totalmente il modo di vedere le cose, ti insegna che "tutto è possibile" se veramente lo vuoi, ti insegna che dentro di te c'è una forza inesauribile se solo sei capace di guardarti dentro e capire ciò che realmente desideri per te stesso. Questo è quanto ha insegnato a me la Psicodinamica.


Da allora mi sono avvicinata a questo modo di pensare, ho iniziato a vivere con una consapevolezza diversa, più attenta a tutto nonostante ero sempre una ragazza in piena adolescenza con le proprie ribellioni, le piccole "marachelle" e quant'altro......


..... così è iniziato il mio cammino.... 


Ogni tanto visitavo IlCentro, che allora si trovava in via XX Settembre, per vedere se c'era qualche corso che mi interessasse, poi per qualche anno mi fermai nella mia ricerca interiore. Intorno agli anni 1994/1995 iniziò a balenarmi in testa l'idea di fare un corso di Reiki, ne avevo sentito parlare e mi sarebbe piaciuto vedere di cosa si trattava.
A quel tempo lavoravo a Varese e un giorno, tornando a casa in auto, mi fermai al casello autostradale, il casellante mi guardò e mi disse: "sì, devi proprio farlo Reiki!"... lì per lì rimasi senza parole, lo guardai e gli risposi "Grazie!".....


Mi misi così alla ricerca di un posto dove facessero le attivazioni di Reiki, ma i posti che visitavo non li sentivo giusti per me e così nella mia ricerca tornai da Nanda, la quale mi disse che loro non facevano più la Radiance Technique, una specie di Reiki che avevano provato a fare lì a IlCentro e così per un po' di tempo abbandonai quell'idea e mi dedicai ad altro. Misi a disposizione un po' del mio tempo a IlCentro dando il mio contributo in segreteria ed anche nella meditazione. Frequentai qualche corso e regalai il corso di Psicodinamica ad un paio di amiche e a mio fratello.....


..... fino a che un giorno una mia collega in ufficio mi parlò di un maestro Reiki e volli conoscerlo. Andai assieme a tre mie amiche/colleghe per vedere se, finalmente, era arrivato il momento giusto per avere l'attivazione al Reiki. Trovai in lui una persona piena di quella onestà, quella dolcezza e quella conoscenza in grado di essere "il mio maestro di Reiki" e così nel novembre 2006 ricevetti da lui l'attivazione al Primo livello di Reiki e nel maggio 2008 l'attivazione al Secondo livello di Reiki.


.............................


E' bello rilassarsi e lasciarsi permeare dall'energia, la senti entrare dai piedi, dalla testa e la senti scorrere lungo tutta la colonna vertebrale come un fuoco, come una doccia calda che ti scorre lungo la schiena e poi la senti uscire dalle tue mani e alla fine ti senti liberato da tutto ciò che pesava sul tuo corpo, nella tua mente e nel tuo cuore e ti senti in armonia totale, rigenerato, dinamizzato, pronto ad intraprendere qualsiasi cosa.


Io attivo il Reiki ogni volta che faccio un massaggio per sentirmi in armonia con l'altro, per far sì che il massaggio sia più completo, per avvicinare a me la forza del mio Maestro Spirituale "Gesù" il quale mi assiste in ogni momento, per scaricare a terra le tensioni della persona che massaggio e per creare un ambiente rilassato e magico.


Io faccio Reiki ogni sera a mia figlia e alla stanza dove dorme mia figlia e come le poso le mani sulla testa si rilassa ed inizia a sbadigliare; quando non si sente tanto bene è lei che mi chiede di farle Reiki.


Vivere in armonia con la natura è soprattutto vivere in armonia con noi stessi.
Impariamo ad amarci e saremo in grado di amare gli altri e tutto ciò che ci circonda.
Se impariamo ad ascoltare, tutto è suono, tutto è vibrazione, tutto è energia e una buona sinfonia di suoni è Salute.


Pace, Luce e Amore.

lunedì 20 settembre 2010

Da kefir di latte a kefir d'acqua

Un'amica, un giorno mi ha chiesto: che cos'è il kefir?
La differenza principale tra lo yogurt e il kefir è, come riportato in Wikipedia"...I fermenti probiotici esercitano, inoltre, un'azione positiva in molti processi della digestione, prevenendo infezioni intestinali ed aggressioni da parte di funghi; rafforzano il sistema immunitario; producono le batteriocine, i cosiddetti "antibiotici naturali". I principali fermenti probiotici aggiunti nel processo di fermentazione sono i seguenti: Lactobacillus acidophilusLactobacillus caseiLactobacillus lactisBifidobacterium bifidum.
Il latte fermentato ottenuto dalla loro azione si discosta leggermente dallo yogurt (tradizionalmente ottenuto con il solo impiego di Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus), dando origine, piuttosto, ad un Kefir. La legge italiana riconosce che possa essere fregiato della denominazione commerciale di yogurt soltanto il latte di vacca fermentato con Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus. La legge italiana prevede inoltre che tali microrganismi siano vivi e vitali (in grado di metabolizzare e moltiplicarsi) fino al momento del consumo. La densità cellulare, definita anch'essa per legge deve essere uguale o superiore a 100.000.000 di cellule (unità formanti colonia) per millilitro. Tuttavia ciò non toglie che prodotti ottenuti da latti diversi e/o da fermenti diversi (ad esempio i fermenti probiotici) possano risultare migliori sotto un punto di vista gastronomico o nutrizionale."


Dopo due settimane di produzione del kefir di latte sono arrivata ad avere una quantità di fermenti per due litri di latte. Dato che in casa mia, per il momento, lo consumo solo io o lo utilizzo per le mie ricettine dolci e per il pane, ho iniziato a trasformare una parte dei miei fermenti in kefir d'acqua.
Voglio provare anche questa nuova bevanda, salutare e dissetante. Io bevo oltre due litri di acqua al giorno, di solito un paio di litri sono tisane o tè verde aromatizzato e sempre senza zucchero, per questo voglio provare a produrre per me anche il kefir d'acqua, così alterno altri tipi di bevande durante la giornata.


Qualche tempo fa, in erboristeria, avevo trovato una bevanda che si chiama "Chi", è composta da fermenti vivi (lieviti e batteri) ai quali viene aggiunto il fruttosio e nelle diverse varianti: tè verde ed erbe, fiori, frutti, radici. Il gusto mi è sembrato subito piacevole, nonostante sia abbastanza particolare. E' leggermente alcolico, (0,1/1% dovuto alla fermentazione naturale) e leggermente frizzantino.
Non l'ho ancora provato, ma credo che il kefir d'acqua assomigli molto a questa bevanda (che forse deriva proprio dal kefir) ed è anche per questo che ho deciso di provare a produrlo.





Il primo passaggio è stato quello di prendere una parte dei miei fermenti, sciacquarli abbondantemente sotto l'acqua corrente e poi metterli in un vaso con 1lt d'acqua, tre cucchiai di zucchero di canna e una fetta di limone.
Per i primi 4 giorni filtrerò i miei fermenti ogni 24 ore ma non aggiungerò la frutta secca e credo che non berrò il liquido fermentato perché i fermenti devono adattarsi al nuovo ambiente ed iniziare la loro trasformazione. Ho letto che cambiano proprio la loro struttura. Ho letto anche che i produttori di "Chi" utilizzano la musicoterapia durante la fermentazione della loro bevanda.... beh, ci posso provare anche io.... posso mettere la produzione dei miei kefir, sia di latte che d'acqua, in sala massaggi, lì le vibrazioni sono alte ed armoniose e spesso ascolto musica per il rilassamento.....





Gli ingredienti da aggiungere poi all'acqua durante la fermentazione possono essere diversi, una sola accortezza "che siano tutti rigorosamente bio" perché i prodotti chimici utilizzati nelle coltivazioni indebolirebbero la struttura molecolare dei fermenti.... e poi a me non piace intossicare e far invecchiare il mio corpo prima del tempo!!!!


Io per le prime 3/4 filtrate ho messo solo acqua (meglio se in bottiglia o del rubinetto se avete il depuratore come me), zucchero di canna e uno spicchio di limone bio. Poi potrò mettere il fruttosio al posto dello zucchero di canna, potrò aggiungere frutta secca di diverso tipo (fichi, uvetta, albicocche, ananas....), radice di zenzero, foglie di menta o fiori di calendula..... a seconda si può variare per provare nuovi sapori con proprietà differenti...



Sono passati oramai più di 4 giorni dall'inizio della trasformazione, oggi per la prima volta, dopo una fermentazione di circa 40 ore in acqua, zucchero di canna, fetta di limone e un cucchiaio di uvetta sultanina, ho finalmente assaggiato il mio primo kefir d'acqua.




Ho tolto la fetta di limone, l'ho spremuta e ho filtrato i miei fermenti, li ho risciacquati e e separati dall'uvetta per poi riporli nuovamente in acqua dolcificata con una nuova scorza di limone e questa volta ho messo un pezzo di radice di zenzero. Magari questa volta provo a lasciarli fermentare per un po' più di tempo, è sì, perchè a differenza di quello di latte, nell'acqua può restare a fermentare anche olre le 48 ore (fino a 72 ore) e più fermenta più diventa frizzantino.


La prima cosa che ho fatto, prima ancora di assaggiarlo, è stato annusarlo.... sì, devo dire che il profumo assomiglia alla bibita di cui vi parlavo. Il colore dell'acqua era leggermente giallognolo e il sapore molto buono, leggermente frizzante.
Va conservato in frigorifero.... ma.... io, come mio solito, l'ho bevuto in una volta sola!


Gli esperimenti continuano.......

giovedì 16 settembre 2010

Biscotti con kefir e mandorle

Come promesso eccomi con la prova dei biscotti al kefir. Anche qui ho cercato in internet una ricetta, ne ho trovate alcune ed ho preso quella che mi piaceva di più, una ricetta per i biscotti allo yogurt, poi come sempre l'ho modificata a mio piacimento.


Eccome come ho proceduto io.
INGREDIENTI:
500 gr farina
150 gr mandorle spellate
2 tuorli d'uovo
4 cucchiai di miele
1 bustina di Cremor Tartaro
1 cucchiaio d'olio d'oliva
300 gr di kefir denso


Ho mischiato il kefir con il miele, le mandorle tritate finemente, il cucchiaio d'olio e i due tuorli d'uovo. Dopo aver miscelato bene ho aggiunto la farina setacciata con il lievito ed ho impastato fino ad ottenere una palla morbida, l'ho coperta e messa in frigorifero per 1 ora.




Dopo un ora ho tolto la pasta dal frigor e l'ho stesa su un piano infarinato e con il mattarello l'ho tirata dello spessore di ca. 1 cm. e poi ho ritagliato delle formine che ho disposto sulla carta forno e le ho lasciate riposare a temperatura ambiente per circa 30 min. 




Nel frattempo ho portato il forno alla temperatura di 200 gradi e trascorso il tempo di riposo ho riposto i biscotti sulla piastra del forno e li ho lasciati cuocere per 30 minuti. Tolti dal forno una bella spolverata di zucchero a velo.......


...e......




Dopo averli assaggiati, devo dirvi la verità "li preferivo un po' più dolci", vorrà dire che la prossima volta metto almeno un paio di cucchiai in più di miele. La ricetta originale prevedeva solo 125 gr di yogurt, altrettanti di burro e di zucchero e solo 200 gr di farina, visto la mia quantità di farina avrei dovuto dolcificarli di più. Sarà per la prossima sfornata, in ogni caso lo zucchero a velo spolverizzato sopra aggiusta la dolcezza del biscotto....

mercoledì 15 settembre 2010

Ricette con kefir e siero del kefir

Oggi avevo voglia di cucinare qualcosa con il kefir, ero indecisa tra i biscotti o la torna alle mele e poi alla fine mi sono decisa per la torta.


Ho preso la ricetta su internet e ho fatto un paio di piccole modifiche:


2 uova
2 vasetti di zucchero (io ho usato un vasetto di fruttosio per montare i tuorli e poi ho aggiunto 3/4 cucchiai di miele)
3 vasetti di farina
2 vasetti di latte di kefir
una bustina di lievito (al posto del lievito industriale io ho usato Cremor Tartaro Bio)
2 cucchiai di olio d'oliva
3 mele
io ho aggiunto anche una grattuggiata di cannella


Montate le uova con lo zucchero (io ho sbattuto i tuorli con il fruttosio e a parte ho montato gli albumi a neve che ho incorporato alla fine prima di unire le mele) ed unite, alternandoli, il latte di kefir e la farina miscelata col lievito. Sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti ed unitele all'impasto (qui ho unito i due cucchiai di olio d'oliva e una grattuggiata di cannella). Imburrate (ho usato l'olio al posto del burro per ungere) ed infarinate una tortiera, versateci l'impasto e cuocete a 180° per circa 45 minuti.


Ecco il risultato

Il sapore è buono, è soffice e gustosa.... io ho sempre adorato le torte di mele....

Oggi ho preparato anche il mio solito pane, con il siero di kefir al posto dell'acqua per l'impasto e ho provato a fare anche la pizza con la pasta madre del pane, sempre rinfrescata con il siero di kefir, entrambi sono riusciti benissimo. Il pane era sofficissimo, piano piano miglioro anche nella produzione del mio pane settimanale..... La pizza è la prima volta che la preparo con la pasta madre al posto del lievito di birra e devo dire che è uscita molto bene, forse è lievitata un po' troppo ed ho avuto una pizza molto alta, dovrei ridurre le quantità per avere una pizza un poco più bassa, ma la consistenza e il sapore erano buoni.

In questi giorni provo a fare anche i biscotti, poi vi faccio sapere come sono usciti.

sabato 11 settembre 2010

Il perché di un Blog intitolato: Il ritorno alla Semplicità




Come scrivevo ad una amica, ho deciso di creare un mio blog per condividere, con chi ne ha voglia, i miei pensieri e le mie speranze.


In questi anni finalmente stiamo piano piano “tornando alla semplicità”, alla natura, alle cose genuine e vere.... Mi piacerebbe che tutti fossimo capaci di vivere con l’attenzione verso quello che ci circonda, con l’amore per la nostra terra, per la natura, per gli animali e....per il “nostro vicino di casa”. Troppo spesso siamo distratti dal rumore, dalla velocità in cui scorre la nostra vita, dagli impegni e vogliamo tutto subito, come se avessimo una bacchetta magica, il tempo è diventato per noi il nostro nemico numero Uno. E così ci imbottiamo di medicine per farci passare il mal di pancia, il mal di testa, il mal di denti..... Senza fermarci a pensare che forse il nostro corpo ci sta dicendo qualcosa, che forse ha solo bisogno di una pausa o di un po' di attenzione, può essere che non si sia ancora adattato a dei ritmi di vita troppo veloci oppure che non abbiamo "digerito" un avvenimento, qualcosa di inatteso che ci ha fatto "male".
La natura ci insegna che c’è un tempo per correre ed un tempo per riposare, impariamo da Madre Natura che è molto più saggia di noi, impariamo a rispettare i ritmi e le esigenze del nostro corpo, ad ascoltarci ed ascoltare tutto quello che ci sta attorno.....

Se ci si ferma a riflettere sul perché siamo al mondo, qual'è il motivo per cui siamo "qui ora", ci rendiamo conto che non è tutto solo un caso, che la vita non è fatta per soffrire, ma che questa è una bellissima esperienza e possiamo decidere di viverla consapevolmente imparando da tutto ciò che accade a noi e intorno a noi. Possiamo scegliere se vivere assaporando appieno ciò che è fuori e dentro di noi, oppure  possiamo scegliere di vivere in balia degli eventi senza capirne il senso ed attribuendo le vittorie o le sconfitte a qualcun'altro o a qualcos'altro.


E' bello pensare a come la Natura sia capace di adattarsi a tutte le situazioni, a tutti i cambiamenti, anche a quelli imposti dall'uomo. Anche noi siamo capaci di adattarci a qualsiasi tipo di cambiamento, ma tutto sta nel chi ha deciso per noi questo cambiamento, se abbiamo lo accettato con serenità ed amore oppure no e nella velocità in cui questo si è attuato. Questo vale per tutto e per tutti.

Vivere con amore è la forza che ci aiuta a guardare la nostra Vita sotto tutti i punti di vista, da tutte le angolazioni, cogliendone gli aspetti più belli e imparando a cambiare il nostro modo di pensare per poter cambiare ciò che non ci piace.... "se noi cambiamo, tutto cambia....".

Shanti

giovedì 9 settembre 2010

Il kefir

Sfogliando alcune ricette vegetariane, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da provare, mi sono ritrovata a leggere tra gli ingredienti "latte fermentato", così mi sono messa a fare le mie solite ricerche su internet e mi sono imbattuta nel nome "kefir".
Leggendo di cosa si trattava, dei benefici che porta questo alimento (se fate qualche ricerca su internet potete leggere le molteplici proprietà attribuite a questa bevanda sia kefir d'acqua che di latte) e forte del fatto che io amo mangiare lo yogurt al naturale, ho iniziato a cercare qualcuno che vendesse o regalasse i fermenti del kefir......


Per farla breve ho trovato un blog http://omiokefir.blogspot.com/, gestito da una persona che mi è subito sembrata (e così si è dimostrata) splendida, disponibile e piena di quella luce interiore che amo negli esseri umani così ho provato a scriverle per sapere come fare per avere un po' dei suoi fermenti. Mi ha subito risposto e dopo pochissimi giorni ho ricevuto a casa i primi "ciccioli" di kefir di latte.


..."ricordo mia mamma, quando ero bambina, per un periodo di tempo faceva anche lei lo yogurt in casa con i fermenti vivi"....




Ora è una settimana che, tutti i giorni, filtro i miei fermenti e mangio il mio kefir. Ogni giorno che passa è sempre meno acido e più denso, i fermenti crescono e si riproducono. Seguo di consueto il blog di Fabiola per avere qualche idea in più per utilizzare il kefir, sia come alimento (oltre a mangiarlo tipo yogurt) o per altri utilizzi, tipo la cura della pelle. Ho provato anche a preparare una maschera per il viso con il siero di kefir, l'argilla, il miele e il propoli e in questi giorni la sto usando.....(non pubblico la mia foto con la maschera perché non è il caso).....




In questo momento sto rinfrescando la mia pasta madre con il siero del kefir e a breve proverò a fare dei biscotti con il kefir denso, sto solo aspettando che la mia coltura inizi a produrre una quantità di kefir sufficiente per la mia merenda pomeridiana oltre che per le nuove ricette.




Anche a mia figlia ho iniziato a farlo assaggiare, ovviamente lei non ama lo yogurt al naturale, così la prima volta le ho messo dentro un cucchiaio di Nutella e la volta successiva le ho aggiunto una pesca frullata e un cucchiaino di fruttosio (preferibile al saccarosio dello zucchero bianco).




Una di queste sere, appena avrò una quantità di siero sufficiente, mi farò un bel bagno con il siero del kefir... alla stregua della Regina Cleopatra.....


Prossimamente voglio provare la trasformazione da kefir di latte in kefir d'acqua.... vi farò sapere cosa succede.... Se invece qualcuno ci ha già provato mi piacerebbe che mi raccontasse la sua esperienza.


Buon kefir a tutti......

mercoledì 8 settembre 2010

La mia esperienza con il pane fatto in casa

Qualche settimana fa ho deciso di iniziare una nuova esperienza..... il pane fatto in casa partendo dalla creazione della pasta madre.
Ho letto la ricetta su un mio libro di cucina vegetariana e poi mi sono documentata un po' in internet..... e così è iniziata questa nuova avventura.


Non è complicato, basta avere un po' di pazienza.


Ed eccomi all'opera:
si impastano 200 gr di farina, possibilmente macinata di recente, con un po' d'acqua fresca, un cucchiaio d'olio e uno di miele.... si impasta finchè non sarà più appiccicoso, gli si dà la forma di una palla e lo si lascia riposare in una ciotola coperta da un panno caldo umido, costantemente umidificato, per 48 ore; passate le 48 ore si aggiungono 3-4 cucchiai di acqua tiepida e tanta farina quanto necessita per formare un'altra palla della stessa consistenza della prima, si copre sempre con il panno umido e si lascia riposare per altre 48 ore (tenere sempre il tutto al riparo da correnti fredde).
A questo punto abbiamo il nostro impasto di pasta madre.
Durante le lavorazioni successive inizia la vera creazione della nostra "pagnotta".


Passate le 48 ore ho aggiunto 300 gr di acqua tiepida e 600 gr di farina, ho lavorato l'impasto e poi l'ho messo a lievitare, sempre coperto da un panno umido, per altre 4 ore; passato quel tempo ho aggiunto mezzo litro d'acqua in cui ho fatto sciogliere 2 cucchiai di sale e ho impastato il tutto aggiungendo mano a mano la farina necessaria.
La lavorazione è durata circa un quarto d'ora, poi ho staccato un pezzo di pasta (sarà il mio ceppo madre) e l'ho riposta in frigorifero in un contenitore chiuso, infine ho preparato le mie due pagnotte, le ho lasciate riposare un paio d'ore ancora e poi le ho infornate.......




Devo dire che i primi esperimenti non sono venuti molto bene.... il pane non si è gonfiato come si deve, la crosta era troppo dura e la mollica troppo compatta e poco soffice.... poi leggendo su internet ho capito il perché: io ho un forno elettrico, pensavo fosse meglio utilizzare il programma ventilato e invece questo è stato il mio primo errore, il programma ventilato secca troppo l'aria all'interno del forno, nonostante io abbia lasciato una ciotola di acqua sul fondo del forno per mantenere l'umidità; inoltre la piastra dove poggiavano le mie pagnotte non era nel forno durante la fase di riscaldamento dello stesso (fino a 220°), ma ho infornato il pane direttamente sulla piastra di cottura coperta da carta forno, così facendo la mia piastra era fredda ed ha dovuto scaldarsi anche lei assieme al pane, con il risultato che il pane non è riuscito a lievitare subito ed è rimasto basso e compatto.


Beh, le volte successive è andata molto meglio, una volta la settimana rinfresco la mia pasta madre e realizzo la mia pagnotta, ogni tanto cambio farina e sperimento qualche ingrediente nuovo.... ora che mi sto dedicando alla coltura del kefir ho iniziato ad utilizzare il siero al posto dell'acqua per rinfrescare la pasta madre e devo dire che i risultati sono stati più che apprezzabili.......




Buon Appetito!!!!

martedì 7 settembre 2010

La mia passione

il MIO simbolo

Ho sempre avuto la passione per i massaggi, ho sempre letto molto e mi sono sempre guardata intorno per trovare la scuola che facesse per me..... ma si sa che questi corsi sono sempre abbastanza costosi......

Finalmente nel 2007 ho iniziato a realizzare il mio sogno.

Il primo corso è stato quello di Massaggio Classico, successivamente ho frequentato il corso di Linfodrenaggio Manuale e poi a seguire un minicorso di Riflessologia Plantare ed infine un bellissimo corso di Metodo Dorn e massaggio Breuss.

Nella mia vita poi mi muovo in armonia con le energie, nel 2006 ho ottenuto il primo livello di Reiki, nel 2008 il secondo livello ed ho seguito un corso intitolato "In cammino con l'Energia".




... e così mi sono creata il mio angolino, il "mio" spazio...... un luogo tutto mio che mi fa sentire bene, il posto in cui mi ricarico...



.... con i miei libri, i miei olii e i miei incensi.....




lunedì 6 settembre 2010

Alpe Veglia agosto 2010



Questo alpeggio naturale è uno dei miei posti preferiti. Un angolo di paradiso ancora "abbastanza" incontaminato.




Mi ricorda la mia infanzia, le mie vacanze estive, le passeggiate in mezzo alla natura e agli animali.





Tra queste montagne si trova ancora il piacere delle cose naturali, genuine.... dal latte appena munto ed i formaggi fatti in casa sul grande paiolo di rame adagiato nel grande camino... i profumi di una volta.... alla Fonte dell'acqua ferrugginosa, ricca di ferro e frizzante naturalmente.....




.... tutto è magico.....